L’oro, il lampasso chermisi, l’argento,
ti s’addicono, Amata, e lo smeraldo
puro, il languido sguardo, il gusto caldo
dell’abbraccio. Il petalo reso al vento
che t’indora i bei capelli un incanto
dolce mi lascia, mentre urlo spavaldo
nel crepuscolo arancio il nostro saldo
amarci. Vedi, l’incedere lento
in questa vita non ha più sembianze
umane, ma di due gabbiani in volo
sul mare, quel librare alto nel lembo
del giorno per non atterrare al suolo,
per rimanere sospesi nel grembo
dell’azzurro in un turbine di danze.
(dalla silloge edita: Passi sul cuore, 2024)
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