Alessandro D’Elia nasce a Roma nel 1982, negli anni delle scuole medie fa il chierichetto nella Basilica di San Pietro, poi il liceo scientifico a Zagarolo, poiché vive a Valle Martella, oltre la periferia di Roma.
Nei lunghissimi anni universitari fa l’Erasmus ad Alicante, dove ha modo di riflettere sull’identità italiana più che sulla cultura spagnola.
Intanto si trasferisce a Decima, quartiere di Roma, e dopo la laurea in Giurisprudenza ha le sue prime esperienze editoriali, esordendo con una silloge sul calcio in un volume con altri autori. Così pubblica Casi penali nel 2019 con Aletti Editore, Poesie mondiali nel 2020 in self-publishing e Finali di pallavolo nel 2021 con la Porto Seguro Editore.
Questi sono tutti libri di poesie, gli ultimi due di poesie sportive, rispettivamente sui Mondiali di calcio di Russia ’18 e su diverse finali di competizioni pallavolistiche.
A casa scrive moltissimo, sullo sport, sulle cose e sugli autobus, dimentica quasi lo spagnolo appreso e non pratica mai l’inglese studiato a scuola, ma la sua lingua straniera è l’esperanto, la lingua internazionale, neutrale per tutti i popoli.