Nel giardino i fili d’erba
ancora chini,
descrivono la tua sagoma.
Basta un dente di leone,
un soffio per perderti
e un raggio di sole
per vederti librare.
Sembra non conoscerti
altra stagione se non la primavera,
sempre allegra e spumeggiante
pronta a dare,
un fiore a chi ama,
un frutto a chi ha fame.
Offri rifugio allo smarrito
apri l’uscio ai nuovi nati.
Persefone agli occhi.
Forza, speme e lido sicuro,
i tuoi desideri son divenuti miei.
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