Sguardo L’ardito pensare
 Mi desta e si posa
 Che prima la mente tempesta e poi riposa
 Al naufragar di spensieratezza tace
 Per riapparir 
 Tentennando giace
 Figliuol d’un gioco
 Pericoloso e acerbo
 Si divampa prima 
 E dopo si spegne e muta
 Seguendo il controverso senso 
 di orizzontal confine
 Quasi a mappar quel celo terzo
 Senza un vero fine
 Quasi quel senso vuoto
 Di immobile mutanza delle cose
 Tra un alibi o ragione dell’esser visti 
 Ed osservare
 E svanir pian piano quando malinconia riassale
 Volare alto finendo in un altro salto in un altra settimana
 Sussurra ancora oggi e una canzone si dimena 
 E una canzone nuova sale.
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